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DeGusto
Lunedì 10 Aprile 2023
Le tendenze del Vinitaly 2023

L'edizione 2023 rappresenta la vera ripartenza dopo la pandemia. Conferma ancora una volta Vinitaly come uno degli eventi più importanti e influenti nel settore vinicolo a livello mondiale.

Vinitaly si è chiuso con 93.000 presenze complessive, di cui 29.600 straniere. La crescita rispetto all’ultima edizione è stata quasi totalmente determinata dagli ingressi di buyer esteri (+20% circa) provenienti da 143 Paesi. In questa edizione hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati. Anche Vinitaly and the City, il “fuorisalone” realizzato nel centro storico, ha registrato oltre 45.000 degustazioni (+50% sul 2022) da parte dei winelover.

Chiudiamo un Vinitaly finalmente a pieno regime, che ha visto una partecipazione corale di operatori, stampa e istituzioni” ha dichiarato il presidente di Veronafiere Federico Bricolo. “Siamo particolarmente soddisfatti per il riscontro che stiamo riscuotendo dalle aziende e dai territori, che rappresentano la vera forza di questa manifestazione”. Vinitaly 2023 ha dimostrato una resilienza notevole, riuscendo a mantenere alta la qualità dell'offerta e a stimolare l'interesse commerciale e culturale verso il mondo del vino. L'evento ha giocato un ruolo chiave nel promuovere il vino italiano all'estero, consolidando vecchie partnership e creandone di nuove in mercati strategici.

Vinitaly 2023 ha messo in luce anche alcune tendenze significative che stanno delineando il futuro del settore vinicolo.

Il cambiamento nei gusti: frizzanti, bianchi e rosé in crescita
Uno dei cambiamenti più evidenti riguarda la preferenza dei consumatori a favore dei vini bianchi e frizzanti +4% e dei vini rosé +3%. Mentre si registra un calo dell'11% nell'esportazione di vini rossi. Questo trend mostra un mutamento nei gusti a livello internazionale, con una crescente apprezzamento per vini più leggeri e versatili. Inoltre la produzione degli spumanti italiani ha registrato un aumento significativo, raggiungendo i 978 milioni di bottiglie nel 2022, confermando l'eccellenza e la competitività di questo segmento sul mercato globale.

La grappa guadagna terreno
La grappa, tradizionale distillato italiano, ha visto una rinascita grazie a una crescita notevole nell'export, particolarmente verso gli Stati Uniti. Le prospettive per il 2023 rimangono estremamente positive, segnalando un rinnovato interesse internazionale per questo prodotto che fonde tradizione e innovazione.

La sostenibilità: un valore aggiunto
La sostenibilità diventa sempre più importante per il settore vinicolo che cerca nuove soluzioni più green, come il tappo Stelvin a vite. Questa scelta non solo garantisce una conservazione ottimale del vino ma risponde anche alla crescente esigenza di pratiche ecosostenibili, considerando la riduzione dell'uso del sughero e l'ottimizzazione dei costi e dei consumi legati alla lavorazione e al trasporto. Inoltre l'attenzione al riciclo delle bottiglie sul mercato europeo rappresenta un ulteriore passo verso un'industria più rispettosa dell'ambiente.

Il dilemma dei vini dealcolati
I vini dealcolati sono emersi come un argomento di notevole interesse, riflettendo la domanda di un mercato in cerca di alternative salutistiche. Nonostante lo scetticismo iniziale, l'aumento del consumo di questi prodotti segnala un'opportunità per le aziende vinicole di esplorare nuovi segmenti di mercato, tradizionalmente dominati dalle bevande analcoliche e dai soft drink.

Marco Lucchetta